“La Caduta di Gondolin”, nuova uscita annunciata

Dopo alcuni giorni di voci che si sono rincorse, soprattutto sui social (dove anche noi ne avevamo accennato), è giunto l’annuncio ufficiale: gli editori hanno annunciato per fine agosto l’uscita del nuovo volume curato da Christopher Tolkien che, come da previsioni basate sugli indizi circolanti da alcuni giorni, avrà per titolo e argomento La Caduta di Gondolin. Di poco fa è anche l’ufficializzazione della copertina, che qui presentiamo.

L’annuncio ufficiale del volume, intitolato The Fall of Gondolin, è di poco fa ed è stato lanciato tramite una breve nota su TheBookSeller, dalla quale si evince poco più della data di uscita prevista:

HarperCollins has announced J.R.R Tolkien’s The Fall of Gondolin will be published in the UK in August 2018.

Si tratta dunque dell’atteso volume con cui Christopher Tolkien chiude il trittico delle grandi storie dei Tempi Remoti, che fa seguito a I figli di Húrin del 2007 e Beren e Lúthien dell’anno scorso. Come testimonia la copertina, le illustrazioni sono una volta di più a firma di Alan Lee e, al solito, la pubblicazione uscirà per i tipi di Harper&Collins nel Regno Unito e di Houghton Mifflin Harcourt negli Stati Uniti. Contemporaneamente sono già state annunciate anche un certo numero di traduzioni, anche se per ora poco si sa sui tempi: David Brawn, responsabile editoriale di Harper&Collins per le opere di Tolkien, ha confermato come data d’uscita per il Regno Unito il 30 agosto e per ora sull’argomento è tutto ciò che è dato sapere.

Proprio ieri su Tolkien Italia era uscita una dettagliata analisi che ricostruiva l’intera vicenda, in lieve anticipo rispetto all’annuncio ufficiale di queste ore. «Ne avevamo dato trepidanti l’indiscrezione domenica scorsa su Facebook», si legge nell’articolo, «dopo che da qualche giorno si susseguivano mormorii e considerazioni. In molti nel mondo degli appassionati erano titubanti quanto noi, qualcuno in Italia tra chi lesse la nostra pubblicazione credette trattarsi di un tradizionale scherzo del 1° aprile. Oggi però gli stores sono stati aggiornati con una descrizione e il titolo di quel prodotto librario dapprima Untitled». La descrizione ufficiale, comparsa tra gli altri sui canali distributivi di Amazon, non lasciava spazio ad altre ipotesi (sgombrando nel contempo, per il sollievo generale, anche quella che si trattasse di uno scherzo di stagione che agli appassionati sarebbe parso particolarmente pungente):

Nel Racconto di La Caduta di Gondolin si narra delle due massime potenze del mondo. Dalla parte del supremo male Morgoth, invisibile in questa storia ma al comando di un’immensa forza militare dalla sua fortezza di Angband. Radicalmente contrapposto a Morgoth è Ulmo, secondo in possanza solo a Manwë, signore dei Valar.

Centrale in quest’ostilità tra gli dei è la città di Gondolin, bellissima e inaccessibile. Costruita ed abitata dagli Elfi Noldorin i quali, quando risiedevano in Valinor, la terra degli dei, si ribellarono contro il loro decreto ed esularono nella Terra-di-mezzo. Turgon Re di Gondolin da Morgoth è odiato e temuto al di sopra tutti i nemici, invano si adopera alla ricerca della splendida città nascosta, mentre gli dei in Valinor in un infiammato dibattito per la gran parte rifiutano di intervenire in favore dei desideri e dei piani di Ulmo.

In questo mondo fa il suo ingresso Tuor, cugino di Túrin, strumento dei piani di Ulmo. Da lui guidato, non visto s’allontana dalla sua terra natia in un pericoloso viaggio verso Gondolin; ed in uno dei momenti decisivi della storia della Terra-di-mezzo il dio del mare stesso compare dinanzi a lui, emergendo dall’oceano in tempesta. In Gondolin diventa grande; viene sposato a Idril, la figlia di Turgon, e loro figlio è Eärendel, la cui nascita e la sua profonda importanza per i giorni a venire da Ulmo è presagita.

Infine giunge la terribile conclusione. Morgoth apprende grazie ad un atto di alto tradimento tutto quanto abbisogna per preparare una devastante offensiva sulla città, con Balrog, draghi e innumerevoli Orchi. Il racconto, dopo aver offerto un resoconto dispiegato minuziosamente della caduta di Gondolin, termina con la fuga di Tuor e Idril, con il bimbo Eärendel, che si volta dal crinale delle montagne sulla strada a sud della fuga, a guardare la città in ardenti macerie. Si dirigevano verso una nuova storia, il Racconto di Eärendel, che Tolkien non hai mai scritto, ma che viene abbozzato in questo libro da altre fonti.

Nel solco della presentazione di Beren e Lúthien Christopher Tolkien, ha usato lo stesso approccio della “storia in sequenza” nel preparare quest’edizione di La Caduta di Gondolin. Con le parole di J.R.R. Tolkien, essa era “la prima vera storia del mio mondo immaginario” e, insieme con Beren e Lúthien I Figli di Húrin, lo considerava uno dei tre “Grandi Racconti” dei Giorni Antichi.

Che dire riguardo ai contenuti? Secondo l’articolo, anche per questo aspetto vi sono alcuni indizi che possono darne un’idea: «La descrizione oggi trapelata dice molto sulla forma e lascia intuire i contenuti che vi potranno confluire. Innanzitutto, si tratta di un testo costruito con il metodo di già collaudato per Beren e Lúthien e perciò non, come alcuni auspicavano, una vicenda narrata con unità di stile e continuità di contenuti come realizzato per I Figli di Húrin. Proprio a fronte di quanto affermato e dato alla stampa in Beren e Lúthien dal curatore, era prevedibile che un libro su Tuor e la Caduta di Gondolin sarebbe risultato in una collezione di diverse versioni della vicenda introdotti e corredati da un commentario che inquadra i singoli testi nello sviluppo della storia attraverso le fasi compositive della mitologia dell’autore. Senonché gli scritti di Tolkien su Tuor e la Caduta di Gondolin sono molto più frammentari di quelli sulla gesta di Beren e Lúthien, per cui Christopher Tolkien si è potuto anche permettere il “lusso” di una notevole selezione nel libro dedicato». Dunque, con qualche disappunto dei tanti che avrebbero gradito maggiormente un testo narrativo più scorrevole, dovrebbe trattarsi di un nuovo volume “antologico” rivolto più agli studi sull’evoluzione della vicenda. Ma, a parziale consolazione, potrebbero esservi anche altre autentiche chicche: «Probabile inoltre che anche la storia di Maeglin, figlio dell’Elfo Scuro Eöl e di Aredhel sorella del Re, cagione della rovina, vi troverà un discreto spazio. Proprio per questo motivo, considerando questi brani nella loro interezza e per il loro ruolo, colpisce che l’edizione conti addirittura 300 pagine. Se non è possibile trasporre con sicurezza i formati delle edizioni considerate finora con quello in arrivo, in ogni caso siamo di fronte a spazi che un commentario sobrio come quello di Beren e Lúthien (da qualcuno valutato insufficiente, sicuramente meno impegnativo di quelli in The History of Middle-earth) difficilmente potrebbe colmare. Ecco dunque che la descrizione ci fornisce un elemento di notevole rilievo, ovvero che il libro conterrà anche il Racconto di Eärendil (curiosamente nella descrizione riportato con la sua dizione più antica “Eärendel”), ovvero il quarto dei Grandi Racconti, quello mai scritto in una forma soddisfacente, o anche solo comprensivo di una parte significativa della vicenda, in nessun momento della vita dell’autore. Poco più che accennato in brevi resoconti cronachistici, appunti sparsi e nelle numerose riscritture delle poesie a lui dedicati, la sua assenza è la più importante lacuna della mitologia tolkieniana. Dalla descrizione non si capisce se Christopher abbia voluto raccogliere tutti i frammenti sul Navigatore e presentarli in una trattazione inedita, o se abbia tentato di stendere una (comunque molto) breve versione della sua storia diversa da quella presente in Il Silmarillion, che sia compatibile con la mitologia in una fase della sua evoluzione in cui essa ha raggiunto una certa completezza. Sarà sicuramente uno degli elementi più attesi della prossima edizione. Non è perciò detto che non sarà presente del materiale del tutto inedito, al contrario del suo predecessore, anche se al momento sbilanciarsi è impossibile».

Dandovi dunque l’appuntamento ai prossimi sviluppi, che non mancheremo di riferire puntualmente, vi invitiamo a scorrere per intero la ricostruzione effettuata da Tolkien Italia che contiene molti altri spunti e dettagli interessantissimi,