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Tolkieniani Italiani – Intervista a Ted Nasmith

Ancora oggi mi ricordo delle prime volte che ho letto Il Silmarillion e delle emozioni che ho provato entrando in quel mondo fantastico pagina dopo pagina. L’Epicità unica è un marchio registrato delle opere di J.R.R. Tolkien. Un universo meraviglioso, pieno di miti e leggende, di avventure, di dramma, di amore e colpi di scena. Ma sono state anche le bellissime illustrazioni contenute in quel libro ad aiutarmi a dar vita al “mio” fantastico universo tolkieniano.

Le illustrazioni erano di Ted Nasmith, e dopo tantissimi anni trascorsi da quando avevo letto Il Silmarillion per la prima volta, ho avuto il grande piacere di parlare con questo grandissimo artista canadese. È una persona molto gentile, simpatica e alla mano, e si è dimostrato da subito disponibile a fare una bella chiacchierata sulla sua vita, i suoi lavori e i suoi progetti.

Erie Rizzi Neves


Parlaci di te. Chi è Ted Nasmith e quali sono le tue formazioni accademiche, artistiche e professionali?

Sono diplomato con honores nel programma di arte della mia scuola superiore, dopo di che ho iniziato uno apprendistato in “architectural rendering”, che poi è stata la mia professione finché non ho sviluppato il mio interesse per J.R.R Tolkien. Accademicamente non ho le credenziali formali, ma ho semplicemente l’amore per la conoscenza in diversi campi e sono un avido lettore. Sono anche un musicista, chitarrista, bassista, cantante e compositore.

Quando hai capito che l’arte era il tuo mondo e che saresti diventato un artista?

Vicino alla fine dei miei anni di scuola elementare mi è stato comunicato che avrei dovuto fare parte di un programma di arti grafiche in un liceo, e ho accettato. Prima di ciò non avevo idea che diventare un artista professionista avrebbe potuto essere una realtà.

Di solito che tecniche artistiche utilizzi e com’è il processo creativo per le tue opere?

Per la maggior parte della mia arte, dipingo in Gouache (guazzo). Concepisco l’immagine dopo aver letto un passaggio nel libro, poi faccio uno piccolo schizzo o schizzi in base a questo. Dopo di che sviluppo l’idea e la raffino in disegni successivi, arrivando a creare un disegno con colori grezzi. Gli elementi di questa illustrazione saranno studiati in base alle esigenze, utilizzando gli archivi della mia collezione e ricerche online. Con tutte le fasi preliminari completate, procedo ad una pittura full size, costruendo l’immagine in più fasi.

Quale illustrazione ti ha dato più soddisfazione, sia personale che professionale?

Purtroppo ci sono un bel po’ che potrei scegliere. “Entering Mirkwood” è un buon esempio di un lavoro a cui sono particolarmente affezionato, o “The Fair Valley of Rivendell”.

Se ci sono, quali sono le differenze tra buttar giù uno schizzo per lavoro e illustrare per pura ispirazione?

Questi due aspetti si intrecciano per me. Quasi mai ho illustrato per pura inspirazione. Di solito c’è sempre qualcuno che mi commissiona lavori. Detto ciò, “Taniquetil” è uno dei rari esempi di pittura creata per puro piacere.

Com’è nata la tua passione per Tolkien?

È stato semplicemente per la raccomandazione de Il Signore degli Anelli da parte di mia sorella maggiore; avevo quindici anni. Mi sono fissato appena ho iniziato a leggerlo. E da subito mi è nato un forte desiderio di disegnare immagini inspirate al libro.

Oltre ad essere un illustratore rinomato sei anche un grande studioso dell’universo tolkieniano. Riesci a spiegare il fenomeno per cui dopo quasi 70 anni dalla pubblicazione della prima edizione de Il Signore degli Anelli il filone è oggi più forte che mai?

Penso che la gente sa quando un romanzo o un’idea è potente e duratura e Tolkien aveva un genio per captare negli strati più profondi dell’immaginazione il nostro fascino per miti e storia, e ha riversato tutta la sua energia creativa nel legendarium che ha sviluppato per tutta la sua vita.

Raccontaci la tua esperienza personale con J.R.R. Tolkien e di quando l’autore ti ha scritto una lettera, in cui apprezzava i tuoi disegni.

È stato molto gentile da parte sua. Ho inviato una lettera e qualche foto delle mie prime illustrazioni e ritratti dei personaggi che avevo disegnato nel 1972, circa. Gli sono piaciuti, anche se mi ha detto che la mia versione di Bilbo era un po’ troppo infantile (Un viaggio inaspettato). La sua lettera di risposta non era scritta a mano, ma dattiloscritta e firmata. Purtroppo non la possiedo più.

Sei stato contattato dai rappresentanti di Peter Jackson per fare parte del team creativo della trilogia de Il Signore degli Anelli, insieme a John Howe e Alan Lee. Ci puoi raccontare cos’è successo?

Avevo presentato un’offerta per aiutare con il lavoro concettuale del progetto, ricevendo quasi subito l’invito per unirmi alla produzione. Alla fine ho dovuto rifiutare, soprattutto perché avevo una situazione familiare complicata in quel periodo, con la rottura del mio matrimonio e tre bambini a cui badare. A un certo punto ho avuto a che fare anche con la depressione, che mi ha lasciato senza forze sia per l’arte che per qualsiasi altra cosa. Mi sono reso conto che avevo bisogno di riprendermi.

Sappiamo che Peter Jackson ha utilizzato qualche tua idea come riferimento per alcune scene de Il Signore degli Anelli. Cosa provi nel vedere le tue illustrazioni nel grande schermo?

Capisco le ragioni per cui Jackson ha voluto che le scene fossero basate sulla visione di artisti affermati, ma mi ha deluso per non avermi informato e non avermi richiesto l’autorizzazione per l’utilizzo di quelle idee.

“There and back again”. Cos’è per te Universo Tolkieniano?

Per me, Tolkien è una vocazione, una ricerca continua. Non c’è mai fine alle possibilità.

Dall’Ainunlidalë alla canzone dei nani insieme a Bilbo Baggins, la musica è uno strumento di grande importanza nella mitologia tolkieniana. Cosa rappresenta la musica per te?

Amo la musica, amo molti generi musicali e amo suonare la musica. È essenziale per una vita ben vissuta.

Chitarrista e musicista. Utilizzi lo stesso processo creativo delle illustrazione anche per creare musica?

Non proprio. Scrivere testi o melodie è un po’ diverso. Credo che l’elemento comune è che una canzone ispirata alle opere di Tolkien abbia bisogno di sentirsi autentica ed emotivamente legata al suo testo/contenuto, proprio come lo stile e il contenuto di un dipinto che riflette in quella scena lo stato d’animo dell’artista/lettore.

Parlaci dei tuoi progetti musicali.

Ho registrato un cd di canzoni a tema Tolkien nel 2007 con standard di mixaggio professionali, di qualità. Ho scritto molte canzoni, ma la maggior parte sono state registrate in modo piuttosto casuale o con una rifinitura di livello amatoriale. Vorrei registrare del materiale nuovo, ma anche registrare in modo professionale le vecchie canzoni.

Curando questo sito e altre pagine social dedicate alla diffusione di informazioni riguardanti il mondo tolkieniano, abbiamo notato che diverse delle tue illustrazioni girano in rete senza riferimenti all’autore né il tuo consenso. Come reagisci davanti a questo fenomeno?

A volte cerco di affrontare tale pirateria ma questa azione diventa presto frustante, non diversamente da nani che inseguono gli elfi nel Bosco Atro. Ma la maggior parte dei prodotti illegali che riproducono la mia arte hanno qualità molto bassa.

Che consigli puoi dare ai nuovi artisti emergenti?

Aspettatevi un arduo percorso per trovare la strada per il campo artistico che volete eccellere, ma non abbandonate il vostro sogno. Tantissimi artisti, anche quelli rinomati, hanno dovuto fare un altro tipo di lavoro per un po’ di tempo, per poter pagare le bollette, pur inseguendo la loro passione nel tempo libero, sempre alla ricerca di un’opportunità di essere riconosciuti. Ho anche detto ai miei studenti di “rubare” le idee degli artisti che ammirano, di emularli e imparare. Fate lo stesso, e in
poco tempo potrete trovare la vostra firma; la vostra strada e vocazione.

Hai intenzione, o in progetto, di visitare l’Italia?

Non ho piani in visitare l’Italia per il momento, ma sarei felice di essere invitato a un qualche evento regionale.

Vuoi mandare un messaggio ai nostri amici tolkieniani italiani e ai tuoi fan che ci leggono?

I miei sinceri saluti ai miei amici Tolkieniani Italiani! Grazie per il vostro apprezzamento della mia arte. Possa una stella benedire l’ora del nostro incontro nei regni della Terra di Mezzo!