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La Compagnia delle voci: S.T.I. per il doppiaggio

Il nostro 2025 parte già piuttosto forte!

Mercoledì 22 gennaio alle ore 20, presso il Forum Theatre di Roma (Piazza Euclide 34), si terrà una serata tributo al doppiaggio italiano della trilogia del film “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson. L’evento, promosso in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana, inizierà con i saluti istituzionali: interverranno il Presidente della Commissione VII Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati Federico Mollicone, il curatore della mostra “TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore” – in esposizione attualmente presso la Sala delle Arti della Reggia di Venaria Reale – Oronzo Cilli e il General Manager dei Forum Studios Marco Patrignani, che sarà premiato dal Presidente Mollicone per l’operazione di riqualificazione degli storici studi di doppiaggio di Piazza Euclide. L’evento sarà moderato dal giornalista Nino Graziano Luca.

Nel corso della serata saranno premiati tutti i doppiatori della saga e sarà svolta una performance di doppiaggio dal vivo delle scene più iconiche. Per noi sarà un piacere veder ripercorrere le tappe della prima grande collaborazione all’adattamento dei dialoghi cinematografici dei tre film, che ancora oggi molti appassionati ricordano con affetto.La serata si concluderà con un tributo speciale al maestro Francesco Vairano – uno dei più celebri interpreti del doppiaggio italiano – per la sua carriera.

Troviamo particolarmente significativo aver indetto un appuntamento di questo genere, dedicato al doppiaggio degli adattamenti audiovisivi delle opere di John Ronald Reuel Tolkien. Si tratta dell’incontro di due eccellenze a livello mondiale: da un lato la produzione letteraria di uno dei più grandi intellettuali e autori del Regno Unito del secolo scorso, dall’altra l’assoluta maestria degli attori italiani nel rendere non solo le voci, ma anche la personalità, il carattere e l’interpretazione dei loro colleghi internazionali sullo schermo, arricchendo in tal modo le scene con quel tocco in più che solo l’ineguagliata perizia dei nostri professionisti, coltivata in decenni di pratica ai massimi livelli, può offrire.

È dunque per noi motivo di grande soddisfazione vedere riconosciuto il nostro piccolo, ma ci auguriamo tangibile, contributo: negli anni abbiamo potuto fornire assistenza ai dialoghisti e ai direttori del doppiaggio con continuità, mettendo a frutto la nostra esperienza specifica per curare quei dettagli “tecnici e specialistici” relativi a battute, pronunce, nomi e toponimi che possono essere ben noti a chi legge, studia e divulga i testi di Tolkien ta molto tempo, ma naturalmente possono non essere ancora noti al di fuori dell’ambiente degli appassionati – anche se la nostra missione è far sì che un giorno lo saranno! Abbiamo potuto così prendere parte dapprima all’adattamento della trilogia cinematografica di Peter Jackson dei primi anni 2000, affiancando al maestro Francesco Vairano il nostro allora presidente Paolo Paron, per poi proseguire con le stagioni sin qui disponibili della serie televisiva “Gli Anelli del Potere”, con i dialoghi sempre curati dal maestro Vairano ma stavolta con la consulenza del nostro consigliere nonché esperto di lingue della Terra di Mezzo, Gianluca Comastri, fino al recente “La Guerra dei Rohirrim” con i dialoghi di Cecilia Gonnelli e la direzione del doppiaggio affidata a Massimiliano Alto, già voce di Sam Gamgee nella prima trilogia e dunque garanzia assoluta in quanto già a conoscenza di cosa voglia dire rappresentare la Terra di Mezzo sugli schermi.

Siamo davvero onorati di essere stati coinvolti in un appuntamento come questo!

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Tornano i Premi Silmaril di S.T.I.!

Siamo lieti e orgogliosi di annunciare una novità per noi molto significativa: nel 2025 tornano i Premi Silmaril, i concorsi artistici promossi dalla Società Tolkieniana Italiana!

Abbiamo indetto tre concorsi, ognuno specializzato su uno specifico filone artistico:

La data entro quale gli elaborati devono essere consegnati è fissata, per tutte e tre le categorie, entro la fine del mese di maggio 2025. Riteniamo importante precisare che per ciascuna categoria non saranno ammesse opere realizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale generativa.

Le opere selezionate dalle Giurie parteciperanno a una serie di iniziative indette nell’ambito di manifestazioni organizzate dalla Società Tolkieniana Italiana e saranno selezionate per eventuali pubblicazioni, esposizioni e iniziative culturali promosse dalla Società. Gli artisti selezionati saranno comunque invitati a collaborare con la Società Tolkieniana Italiana per eventuali iniziative da programmare.

I vincitori di ciascun concorso saranno invitati alla cerimonia di premiazione, che si terrà nel contesto del convegno annuale della S.T.I. (Hobbiton) del 2025. Avrete l’occasione di unirvi a noi esercitando la vostra passione artistica e entrando nel vivo dei nostri eventi, approfittatene!

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I racconti di Hobbiton XXVIII

Mesi di meticoloso lavoro, tre giorni di grande festa, due settimane per tirare le fila e iniziare a raccontare cos’è stata la Hobbiton del trentennale della Società Tolkieniana Italiana. Iniziare, appunto perché riportare tutti i momenti salienti di questo evento e di ciò che rappresenta per noi richiederà ancora tempo: tempo per assorbire le emozioni, smaltire le fatiche (e prepararsi a quelle che ci attendono per l’appuntamento goriziano del 2025, annunciato durante la festa), raccogliere contributi in fatto di racconti, immagini e video e predisporre il tutto per offrirvelo al meglio. Ma anche per raccontare di altre iniziative, che prendono il via ora e culmineranno nella prossima edizione della festa, che sarà la XXIX del 2025; infine, per invitarvi a unirvi a noi con l’apertura della campagna di tesseramento.

La festa, tra cultura e divertimento

Iniziamo molto volentieri il racconto di Hobbiton con le parole con cui il nostro presidente onorario, Paolo Paron, ha raccontato l’esperienza:

È stata veramente una bellissima festa a lungo attesa. Conferenze tante e molto interessanti che fra un po’ verranno pubblicate sulla rivista della Società Tolkieniana Italiana: relatori che hanno collegato Tolkien ai tanti argomenti a lui cari, come storia, botanica, Tradizione, mitologia, archeologia, editoria, arte, con relatori di grande spessore come Eleonora Matarrese, Franco Forte, Alberto Conforti, Mario Polia, Igor Baglioni, Roberta Schembri, Adriano Monti Buzzetti, Caterina Ciuferri, Luigi Pruneti, Greta Bertani, Gianluca Comastri, Paolo Gulisano. Il Presidente della Tolkien Society Shaun Gunner e la presidente della Società Tolkieniana Serba Mina Lukić che ci hanno raccontato delle attività delle loro Associazioni e invitato a collaborare attivamente con loro. Momenti di festa con tanti gruppi e musicisti come The Shire che alle Hobbiton ormai partecipano fin dalle prime edizioni e nuovi ingressi di grande successo come I Corte di Lunas e l’affetto per i sempre presenti Lingalad con Giuseppe Festa. Le danze del Salterio più che mai coinvolgenti, le lezioni di lingua elfica di Gianluca Comastri, la mostra bellissima con immagini mai viste prima, allestita da Davide Martini e i costumi di pregevole fattura di Veronica Stima. Davide Perino (voce di Frodo nel film de Il Signore degli Anelli) che ha collaborato con Aulùs Doppiaggi ed insieme a loro ha doppiato alcuni brani in lingua friulana. Caterina [Ciuferri, NdR] e Mario [Boranga, dell’associazione Eureka, NdR] che hanno fatto da interpreti e guide per gli ospiti stranieri. Manuel [La Placa, NdR] ormai presentatore ufficiale dei tanti interventi.Il grande Clan della Compagnia de’ Viaggiatori in Arme presenza storica alle Hobbiton con tante attività una più bella dell’altra. I Vis Ferri e Flos Ferri a menar fendenti e tanto, tanto altro, perché Hobbiton è anche ritrovarsi tra vecchi amici, è passare tre giorni fra cultura, divertimento e allegria. Arrivederci a Gorizia a settembre del prossimo anno.

Molte altre immagini che hanno catturato vari momenti di Hobbiton si trovano sul nostro account Facebook e sulla mediagallery del sito HobbitOnFolk: non esitate a sfogliare tutti gli album che troverete!

I concorsi: tornano i Premi Silmaril

Una delle tante grosse novità di Hobbiton e della Società Tolkieniana Italiana è il ritorno in grande stile dei Premi Silmaril, i nostri storici concorsi artistici! Entro il mese di maggio 2025 chi vorrà cimentarsi nella produzione di opere ispirate alle atmosfere della Terra di Mezzo o alle sue fonti ispiratrici potrà inviarci i suoi lavori, mettendoli simbolicamente in gioco: precisiamo che in realtà non si tratta di una vera e propria “gara”, ma di un pretesto per collezionare tributi tramite i quali cogliere assieme altre sfumature delle grandi saghe che ci ispirano quotidianamente.

I concorsi saranno tre: uno riservato alla stesura di racconti brevi, che abbiano ambientazione mitologica o che si svolgano direttamente entro la cornice delle opere tolkieniane; uno per i brani musicali, originali e inediti, che rimandino alle atmosfere delle saghe; naturalmente non può mancare il concorso per le arti grafiche, in cui sfoggiare la propria abilità nel produrre illustrazioni rigorosamente a colori.

Prossimamente pubblicheremo i rispettivi bandi, con tutti i dettagli e le indicazioni per partecipare, la descrizione dei criteri di selezione e dei premi previsti. Vi possiamo preannunciare fin da subito che, per tutte e tre le categorie, varrà una regola comune: in nessun caso saranno accettati elaborati ricostruiti per mezzo dell’intelligenza artificiale.

Un invito a unirvi alla S.T.I.

Ultima, ma non certo meno importante, la comunicazione che riguarda la campagna di tesseramenti per il 2025 che dichiariamo ufficialmente già aperta. Entro breve comunicheremo tramite i consueti canali le modalità di iscrizione, la quota (tutto invariato rispetto allo scorso anno) e gli omaggi che recapiteremo ad ogni tesserato vecchio o nuovo (e qui invece le novità arriveranno).

In attesa di ulteriori contributi che permettano di rivivere le atmosfere di Hobbiton XXVIII anche “in differita”, invitiamo a visionare questo video introduttivo – a cui ne seguiranno altri, sui nostri vari canali: buona lettura e buona visione!

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Un week-end dedicato a Lo Hobbit

Il fine settimana del 21 e 22 settembre è davvero speciale per tutti coloro che amano i libri ambientati nella Terra di Mezzo.

Infatti, il 21 settembre ricorre l’anniversario della pubblicazione di The Hobbit, l’opera prima di John Ronald Reuel Tolkien, l’esordio editoriale che lo ha consacrato tra gli autori di narrativa più apprezzati di ogni tempo. Correva l’anno 1937 e i lettori entravano per la prima volta nella Terra di Mezzo, imparando a conoscere il singolare mezzuomo Bilbo Baggins, l’altrettanto eccentrico stregone Gandalf e la compagnia di Nani capitanata da Thorin Scudodiquercia: pagina dopo pagina, l’avventuroso percorso iniziato in una Contea idilliaca e pacifica per giungere sotto la Montagna, al cospetto del drago Smaug per recuperare il tesoro da questi usurpato, giungendo all’epilogo drammatico della Battaglia dei Cinque Eserciti finì (e finisce ancora oggi) per conquistare i cuori di lettrici e lettori di ogni età. Voleva essere un libro per ragazzi, invece diede il via a una saga letteraria che lascia ancora oggi un segno nella cultura di tutto il mondo. In Italia arrivò nel 1973, con la traduzione di Elena Jeronimidis Conte per i tipi di Adelphi. Nel 2012 Bompiani ne diede alle stampe una nuova traduzione di Caterina Ciuferri e Paolo Paron, abbellita dalle illustrazioni di Alan Lee.

Il 22 settembre invece fu il giorno scelto dall’American Tolkien Society nel 1978 per celebrare i compleanni di Bilbo e Frodo Baggins. Come riportato nelle Appendici,

“…in onore di Frodo il 30 Yavannië, che corrispondeva al 22 settembre, data del suo compleanno, fu proclamato giorno di festa; si risolse il problema degli anni bisestili raddoppiando questo giorno, chiamato Cormarë o Giorno dell’Anello”.

J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, Appendice D, Rusconi

Così il 22 settembre divenne occasione di festa col nome di Hobbit Day e la settimana in cui cade divenne, a sua volta, la Hobbit Week. Senonché il computo delle date dovrebbe tener conto della differenza di lunghezza dei mesi tra il Calendario della Contea e il gregoriano, cosa che collocherebbe l’effettiva data per il Giorno dell’Hobbit tra il 12 e il 14 settembre. Rimandiamo al testo dell’Appendice D i volenterosi che desiderassero verificare i conteggi personalmente e ci limitiamo a riportare quest’ultima annotazione, che segue la precedente:

“Non risulta che la gente della Contea commemorasse sia il 25 marzo che il 22 settembre; ma nel Decumano Ovest, specialmente nel territorio circostante il Colle di Hobbiville, divenne consueto divertirsi e ballare nel Prato della Festa il 6 aprile, tempo permettendo. Alcuni dicevano che era il compleanno del vecchio Sam Giardiniere, altri che era il giorno in cui per la prima volta, nel 1420, era fiorito l’Albero d’Oro, altri ancora che era il Capodanno Elfico. Nella Terra di Buck il Corno del Mark squillava al tramonto ogni 2 novembre, seguito da falò e da festeggiamenti”.

Ibid.
Locandina della mostra “Il viaggio di Bilbo”

Noi indiremo i nostri festeggiamenti a una settimana esatta di distanza, in occasione di Hobbiton XXVIII. Per l’occasione, che sarà ulteriormente impreziosita dalla presenza di un ospite di rilievo quale il chair della Tolkien Society Shaun Gunner, abbiamo dedicato un angolo particolarmente suggestivo a Lo Hobbit: a partire dall’inaugurazione della Festa e fino al 10 novembre si potrà ammirare una vasta e notevole collezione di opere, nella quale saranno in esposizione 56 disegni preliminari delle tavole de “Lo Hobbit” a fumetti del 1989 di D.T. Wenzel, accompagnati da 4 “prove d’artista” di grandi dimensioni nonché opere originali di artisti iconici dell’arte tolkieniana, come Alan Lee, Donato Giancola, i fratelli Hildebrandt, Ted Nasmith, Tim Kirk e Luis Bermejo oltre a due sculture di Anton Spazzapan. Completeranno la mostra i costumi di Veronica Veerena Stima, diverse traduzioni del fumetto, libri illustrati e una selezione di oggetti, tra cui spade, elmi e altri cimeli, per rendere questa originale presentazione del romanzo di Tolkien, ancora più coinvolgente e immersiva. Per saperne di più: https://hobbitonfolk.it/il-viaggio-di-bilbo/

Vi invitiamo comunque a non rimandare e a dare il via ai vostri festeggiamenti privati già in occasione dello Hobbit Day, a patto di avervi con noi per l’atto conclusivo della Hobbit Week a Pordenone!

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Hobbiton XXVIII: tutti i dettagli

Come preannunciato, l’edizione 2024 della nostra Festa A Lungo Attesa si svolgerà a Pordenone dal 27 al 29 settembre. Dopo un lungo lavoro di preparazione, abbiamo finalmente raccolto tutte le informazioni sullo svolgimento del nostro appuntamento più atteso: di seguito il riepilogo.

Il progetto

Lórien, di Marina Sussa

La nostra festa è uno dei tanti appuntamenti che abbiamo programmato sul territorio. Assieme al Circolo Culturale Eureka abbiamo organizzato un ciclo di eventi per tutto il biennio 2024/25 che culmineranno in una grande manifestazione in più giorni nel 2025, che si svolgerà tra Gorizia e Nova Gorica nell’anno in cui saranno Capitale europea della Cultura. Il percorso di avvicinamento all’evento principale del 2025, ovvero la grande Hobbiton goriziana, avrà luogo a Pordenone con la ventottesima Hobbiton, in cui si festeggeranno i nostri trent’anni; abbiamo però pensato di incoronare questo importante appuntamento coinvolgendo anche diversi luoghi Friuli Venezia Giulia con una serie di incontri. Per approfondire: https://hobbitonfolk.it/il-progetto/

Il programma

Proporremo una mostra inedita in Italia, due giorni di conferenze su temi legati a Tolkien, giochi di ruolo, stand, battaglie, cosplay e tanto altro tutto da scoprire, per soddisfare tutti i palati e trascorrere insieme una bella e grande festa.

Il tutto prenderà il via nel pomeriggio di venerdì 27 settembre: alle 18.00 nell’auditorium del PAFF! si terrà l’inaugurazione della mostra Il viaggio de Lo Hobbit con una breve conferenza di presentazione, seguita da una visita guidata alla mostra con la presenza di Davide Martini, curatore della mostra su David Thorne Wenzel, e Veronica “Veerena” Stima, che ha realizzato i costumi in mostra.

Hobbiville
Hobbiville

I due giorni successivi vedranno un incessante susseguirsi di attività che si svolgeranno tra la tensostruttura, i gazebo e le altre aree tematiche allestite nel Parco Galvani e l’auditorium del PAFF!: per tutti i dettagli di conferenze, laboratori, esibizioni, giochi e musica vi invitiamo a visitare regolarmente la pagina https://hobbitonfolk.it/programma-hobbitonxxviii/.

I protagonisti

Sarete voi: L’anima della festa è chi vi partecipa, noi siamo solo al vostro servizio!

J.R.R. Tolkien, il ricordo del commiato

Oggi, cinquantun anni fa, John Ronald Reuel Tolkien terminava il suo cammino terreno. In questo giorno di meditazione e affettuosa memoria riceviamo e volentieri pubblichiamo un brano dal nostro presidente emerito Paolo Paron, che ha dedicato gran parte della sua attività a leggere con enorme trasporto le opere del Professore e si è prodigato per farvi appassionare in egual modo tantissimi italiani.


2 settembre 1973: moriva J. R. R. Tolkien, grande filologo, studioso di miti e creatore di mondi.

“Guardiamo gli alberi, e li chiamiamo “alberi”, dopo di che probabilmente non pensiamo più alla parola. Chiamiamo una stella “stella”, e non ci pensiamo più. Ma bisogna ricordare che queste parole: “albero”, “stella”, erano (nella loro forma originaria) nomi dati a questi oggetti da gente con un modo di vedere diverso dal nostro. Per noi un albero è, semplicemente, un organismo vegetale, e una stella semplicemente una palla di materia inanimata che si muove lungo una rotta matematica. Ma i primi uomini che parlarono di “alberi” e di “stelle” vedevano le cose in maniera del tutto differente. Per loro, il mondo era animato da esseri mitologici. Vedevano le stelle come sfere di argento vivo, che esplodevano in una fiammata in risposta alla musica eterna. Vedevano il cielo come una tenda ingioiellata, e la terra come il ventre dal quale tutti gli esseri viventi sono venuti al mondo. Per loro, tutta la Creazione era intessuta di miti e popolata di elfi”

John Ronald Reuel Tolkien

.”Le fiabe parlano di cose permanenti, non di lampadine elettriche, ma di fulmini”.

(Ibid.)

Ne Il Signore degli Anelli possiamo notare come Tolkien più volte ci voglia far riflettere sul fatto che la Natura sia un essere vivente; ce lo dice parlandoci di Ent, Entesse e Ucorni, di boschi e foreste talmente pieni di vita viva che paiono dotati di volontà propria. Anche i monti, come il Caradhras, fra le Montagne Nebbiose paiono vivere di vita propria e una tempesta di neve impedisce il passaggio della Compagnia, che si trova costretta a scendere nelle gallerie di Moria, dove Gandalf incontra il Balrog e qui il suo cammino affronta una terribile prova. Con pennellate sublimi ci racconta anche come la Natura riconosca la Regalità e la omaggi, come ha scritto descrivendo il prato sotto gli zoccoli del cavallo di Re Théoden, lanciato verso l’ultima battaglia, perché il Re è un guaritore e, ristabilendo l’armonia, guarisce il mondo malato. Théoden Ednew (Rinato) è il diciassettesimo Re di Rohan, il Popolo dei Cavalli: i Rohirrim.

«Egli gridò con voce tonante, più limpida di ogni altra voce mortale udita sino a quel giorno: Avanti, avanti, Cavalieri di Théoden! Gesta Crudeli vi attendono: fuoco e stragi! Saran scosse le lance, frantumati gli scudi,e rosso il giorno prima dell’alba! Cavalcate, cavalcate! Cavalcate verso Gondor!» “Ad un tratto il Re gridò qualcosa a Nevecrino e il cavallo balzò avanti. Alle sue spalle sventolava il vessillo: un cavallo bianco, in campo verde, ma egli lo distanziò. Dietro di lui galoppavano come fulmini i cavalieri della sua scorta, senza però riuscire a raggiungerlo. Éomer correva come il vento, e la bianca coda di cavallo del suo elmo sventolava per la velocità; la prima éored, ruggiva come mare tempestoso sulle rocce, ma Théoden pareva irraggiungibile: La furia guerriera dei sui Avi scorreva come fuoco nelle sue vene ed egli cavalcava Nevecrino come un antico Dio, come Oromë il Grande, nella battaglia dei Valar, quando il mondo era ancora giovane. Il suo scudo dorato, scoperto, brillava e scintillava come un’immagine del Sole e l’erba rinverdiva intorno ai piedi bianchi del suo destriero”.

(J.R.R. Tolkien, Il ritorno del Re, Libro V cap. 5)

Mondo stupendo quello di Tolkien e il Friuli, alla fine di questo mese di settembre, potrà conoscerlo in modo approfondito durante i tre giorni della XXVIII Hobbiton, che si terrà al Parco Galvani di Pordenone nei giorni 27, 28 e 29 settembre 2024. Sarà anche l’occasione per festeggiare i 30 anni della Società Tolkieniana Italiana. Saranno con noi: Mario Polia, Eleonora Matarrese, Alberto Conforti, Caterina Ciuferri, Franco Forte, Adriano Monti Buzzetti, Luigi Pruneti, Greta Bertani, Igor Baglioni, Roberta Schembri, Paolo Gulisano; i gruppi degli Shire, Corte di Lunas e Lingalad, e poi Il Salterio, accanto a rappresentanti stranieri, ospiti gentili, visitatori a sorpresa, gruppi di scherma storica, armigeri e figuranti in abiti a tema. Potrete inoltre visitare la mostra su Lo Hobbit su cui veglierà un grande drago di 5 metri e tanto altro ancora.

Il programma arriverà fra pochissimo…. preparatevi alla partenza: www.hobbitonfolk.it

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HOBBITON XXVIII e i nostri primi trent’anni

La nostra festa tornerà a breve e per quest’anno vogliamo che sia memorabile: infatti, oltre al nostro ritrovo periodico che potremo goderci dopo un anno di stallo, avremo con noi una serie di ospiti e amici coi quali celebrare il trentesimo anniversario dall’esordio della nostra amata associazione.

Per adesso prendete nota di luogo e data: nei prossimi giorni inizieremo a tambureggiare con le notizie relative al programma.

Pre-locandina Hobbiton XXVII

Minas Tirith, uscito il nuovo numero

La rivista prodotta ed edita a cura della Società Tolkieniana Italiana giunge al suo ventiseiesimo numero ancora praticamente fresco di stampa, essendo uscito lo scorso giugno: ve lo presentiamo come gradevole lettura estiva, in vista dei molti appuntamenti di rilievo in programma da fine agosto in poi.

Il volume è dedicato all’anniversario consumatosi quasi un anno fa, il 2 settembre 2023, vale a dire il cinquantenario della morte di John Ronald Reuel Tolkien. Pertanto, i contenuti offrono una selezione dei temi più sentiti tra gli appassionati: dall’accoglienza italiana delle opere del Professore ai riferimenti principali che si possono cogliere nelle sue narrazioni, dalla sempre intrigante sfida delle traduzioni al fascino delle lingue della Terra di Mezzo, senza trascurare l’immenso amore per la natura che ha sempre contraddistinto la vita e il pensiero del grandissimo autore.

Dall’editoriale di Alessandro Stanchi:

Nonostante la corsa da parte di tutti i media italiani a commemorare (quelle che, secondo la loro vulgata, furono) la vita e l’eredità di Tolkien, poche sono state, in realtà, le voci sincere che hanno voluto celebrare la figura di un genio dell’umanità in quanto tale, parlando unicamente della sua opera, e non sperticandosi in fantomatiche appartenenze a movimenti politici di nascita novecentesca. Più numerose, invece, sono state le chiacchiere partigiane sulla sua presunta inclinazione politica, un ritornello che si ripete puntuale da decenni a questa parte, e che interessa ai suoi promotori solo come ennesimo campo dove cercare di ottenere una qualche forma di predominanza nel dominio cognitivo dei media: da troppi anni Tolkien è oggetto, anzi, campo di battaglia di una lotta tutta italiana, iniziata da una parte politicizzata che, non accortasi minimamente della grandezza del personaggio all’indomani della prima traduzione in Italia, ma, anzi, avendolo denigrato come scrittore di storielle per bambini alto-borghesi, sta tentando di recuperare il tempo e lo spazio perduto cercando di tirare per la giacca il pensiero profondo del vate di Oxford, finendo per auto-rappresentarsi come quella macchietta dei film della commedia italiana anni 1970 che, non avendo capito nulla da principio, voleva far poi credere di essere stato il primo a capire. Tutto questo per dire (e per sottolineare e marchiare a fuoco) che questo anniversario, come tutti quelli passati e futuri, è proprietà morale esclusiva unicamente di coloro che hanno fin da subito apprezzato il Tolkien scrittore e filosofo, studioso e aedo moderno, e non di chi, dopo anni, ha cercato, e cerca in tutti i modi, di attaccargli un’etichetta politica, nell’intento di mascherare il fatto che si fosse sbagliato a giudicarlo come un intrattenitore per bambini un po’ benestanti. Si cerca di mascherare l’insipienza passata con l’invasione mediatica, ma il gioco non funziona, e gli inganni vengono presto alla luce, come insegna il Professore”.


Periodico semestrale della Società Tolkieniana Italiana

Direttore responsabile: Gianfranco De Turris

Responsabile di redazione: Alessandro Stanchi

Illustrazione in copertina di Francesco Bisaro

Editore “L’Arco e la Corte “ – Bari – Per l’acquisto dalla pagina www.arcoelacorte.it oppure inviando una richiesta via mail a ordini @ arcoelacorte . it


Sommario

Editoriale di Alessandro Stanchi, 5

Premessa – Teatrino Tolkieniano di Gianfranco de Turris, 9

Teatrino Tolkieniano di Gianfranco de Turris, 11

Unde malum? L’origine del male nelle prime pagine del Silmarillion di Luigi Pruneti, 21

Gli alberi di J.R.R. Tolkien di Paolo Paron, 41

L’Albero delle lingue della Terra di Mezzo, una rivisitazione di Gianluca Comastri, 45

La spartizione della Compagnia, ovvero Tradurre Tindrock di Giovanni Carmine Costabile, 59

Tolkien e Dante: una porta sull’infinito di Manuel Massimiliano La Placa, 83

Sull’etimologia del Quenya quenta di Davide Pinna, 91

Recensioni, 95

I primi 70 anni de “La Compagnia dell’Anello”

Foto Tolkien

Era il 29 luglio 1954 quando The Fellowship of the Ring, il primo dei tre volumi di quell’opera epocale che poi divenne nota col titolo The Lord of the Rings (Il Signore degli Anelli), fece la sua comparsa sugli scaffali delle librerie del Regno Unito e degli Stati Uniti d’America, riscuotendo da subito un enorme successo di pubblico e costringendo l’editore a produrre ristampe su ristampe per soddisfare la domanda di copie.

Su questa straordinaria avventura editoriale ha scritto un ottimo articolo sull’Huffington Post italiano il nostro amico e sostenitore Salvatore Santangelo, iniziando il resoconto del viaggio intrapreso da J.R.R. Tolkien con queste parole:

Quando J.R.R. Tolkien, un semi sconosciuto professore di filologia del Pembroke College di Oxford, iniziò a scrivere quella che sarebbe diventata l’opera della sua vita, non poteva immaginare il viaggio epico che lo attendeva.  Dodici anni di scrittura, infinite revisioni e un destino quasi divino che hanno concorso a plasmare “Il Signore degli Anelli”, un romanzo che ha vissuto un’esistenza epica quasi quanto quella dei suoi gloriosi eroi.

Bozzetto preliminare di Tolkien per la sovraccoperta di The Fellowship Of the Ring, così come riportato da TolkienGateway.

Segue poi un riassunto delle vicissitudini personali e professionali del Professore, assieme ai dubbi che lo portarono a scegliere la trama da sviscerare e approfondire per la nascita di una nuova, grande storia da raccontare:

Inizialmente incerto su dove le sue idee lo avrebbero condotto, Tolkien considerò per un momento la storia di un figlio di Bilbo, prima di concepire una nuova idea: “Che il tema sia il ritorno dell’Anello”. Appena tre giorni dopo, annunciò a Charles Furth, impiegato dell’editore: “Ho in mente un nuovo inizio”. Questa scintilla di ispirazione fu sufficiente per spingerlo a creare una trama principale: la distruzione dell’Anello desiderato dal Nécromante, alias Sauron, nel cuore di Mordor.

Le titubanze di uno stimato docente accademico di Oxford che si lanciava in un esordio da narratore, per giunta con un tipo di opera che sembrava sfuggire a qualsiasi possibile tentativo di inquadramento nell’inesorabile casellario dei “generi letterari”, parevano più che legittime. Tuttavia cominciarono ben presto ad arrivare recensioni incoraggianti, critiche positive e soprattutto un’ondata di affetto da parte di un numero sempre crescente di lettori, poi divenuti affezionati fan di quella che sarebbe diventata una delle saghe di maggior impatto al mondo.

“Il Signore degli Anelli” non rappresenta un semplice ritorno, ma un avanzamento, una progressione: l’esplorazione e la conquista di un nuovo territorio letterario. Tolkien riversò il suo cuore in questa opera, pronto a subire critiche. La prima accoglienza fu complessivamente positiva, ma, come detto, con opinioni non sempre concordi. Eppure, il tempo ha dimostrato la grandezza del suo lavoro, che continua a ispirare e affascinare lettori di tutte le età.

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Tolkien Reading Day 2024: Servizio e Sacrificio

Anche per quest’anno la Società Tolkieniana invita a partecipare alla lettura collettiva mondiale dei propri passi preferiti tratti dalle opere del Professore: giunge infatti il  Tolkien Reading Day, il giorno in cui si dedica un momento per leggere o rileggere brani che ci hanno particolarmente ispirati o colpiti.

Il tema scelto dalla Tolkien Society per le letture dell’appuntamento 2024 è Servizio e Sacrificio

Siamo a disposizione per dare supporto in tutti i modi in cui potremo a chiunque vorrà indire momenti di lettura. Vi invitiamo poi a dare notizia di come trascorrerete questa ricorrenza, condividendo le vostre foto o i vostri video o semplicemente annunciando quale passo avete scelto di leggere, in uno di questi canali:

Raccomandiamo, sui social network, di inserire l’hashtag #TolkienReadingDay per fare in modo che i vostri contributi entrino nel grande flusso mondiale di testimonianze in onore del Professore.

Come per l’anno scorso, anche per il tema scelto quest’anno si possono trovare spunti realmente in ogni pagina dei libri dedicati alla Terra di Mezzo (e non solo). Dalla missione di Sam e Frodo, emblema del servizio reso dedicando a essa la propria vita finanche al sacrificio estremo, ogni eroe o personaggio impegnato nella lotta per liberare il mondo dall’oscurità vi si offre anima e corpo. Ci sarebbero pagine e capitoli da leggere per ben più di un giorno solo!

Buon Giorno della Lettura Tolkieniana!