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I racconti di Hobbiton XXVIII

Mesi di meticoloso lavoro, tre giorni di grande festa, due settimane per tirare le fila e iniziare a raccontare cos’è stata la Hobbiton del trentennale della Società Tolkieniana Italiana. Iniziare, appunto perché riportare tutti i momenti salienti di questo evento e di ciò che rappresenta per noi richiederà ancora tempo: tempo per assorbire le emozioni, smaltire le fatiche (e prepararsi a quelle che ci attendono per l’appuntamento goriziano del 2025, annunciato durante la festa), raccogliere contributi in fatto di racconti, immagini e video e predisporre il tutto per offrirvelo al meglio. Ma anche per raccontare di altre iniziative, che prendono il via ora e culmineranno nella prossima edizione della festa, che sarà la XXIX del 2025; infine, per invitarvi a unirvi a noi con l’apertura della campagna di tesseramento.

La festa, tra cultura e divertimento

Iniziamo molto volentieri il racconto di Hobbiton con le parole con cui il nostro presidente onorario, Paolo Paron, ha raccontato l’esperienza:

È stata veramente una bellissima festa a lungo attesa. Conferenze tante e molto interessanti che fra un po’ verranno pubblicate sulla rivista della Società Tolkieniana Italiana: relatori che hanno collegato Tolkien ai tanti argomenti a lui cari, come storia, botanica, Tradizione, mitologia, archeologia, editoria, arte, con relatori di grande spessore come Eleonora Matarrese, Franco Forte, Alberto Conforti, Mario Polia, Igor Baglioni, Roberta Schembri, Adriano Monti Buzzetti, Caterina Ciuferri, Luigi Pruneti, Greta Bertani, Gianluca Comastri, Paolo Gulisano. Il Presidente della Tolkien Society Shaun Gunner e la presidente della Società Tolkieniana Serba Mina Lukić che ci hanno raccontato delle attività delle loro Associazioni e invitato a collaborare attivamente con loro. Momenti di festa con tanti gruppi e musicisti come The Shire che alle Hobbiton ormai partecipano fin dalle prime edizioni e nuovi ingressi di grande successo come I Corte di Lunas e l’affetto per i sempre presenti Lingalad con Giuseppe Festa. Le danze del Salterio più che mai coinvolgenti, le lezioni di lingua elfica di Gianluca Comastri, la mostra bellissima con immagini mai viste prima, allestita da Davide Martini e i costumi di pregevole fattura di Veronica Stima. Davide Perino (voce di Frodo nel film de Il Signore degli Anelli) che ha collaborato con Aulùs Doppiaggi ed insieme a loro ha doppiato alcuni brani in lingua friulana. Caterina [Ciuferri, NdR] e Mario [Boranga, dell’associazione Eureka, NdR] che hanno fatto da interpreti e guide per gli ospiti stranieri. Manuel [La Placa, NdR] ormai presentatore ufficiale dei tanti interventi.Il grande Clan della Compagnia de’ Viaggiatori in Arme presenza storica alle Hobbiton con tante attività una più bella dell’altra. I Vis Ferri e Flos Ferri a menar fendenti e tanto, tanto altro, perché Hobbiton è anche ritrovarsi tra vecchi amici, è passare tre giorni fra cultura, divertimento e allegria. Arrivederci a Gorizia a settembre del prossimo anno.

Molte altre immagini che hanno catturato vari momenti di Hobbiton si trovano sul nostro account Facebook e sulla mediagallery del sito HobbitOnFolk: non esitate a sfogliare tutti gli album che troverete!

I concorsi: tornano i Premi Silmaril

Una delle tante grosse novità di Hobbiton e della Società Tolkieniana Italiana è il ritorno in grande stile dei Premi Silmaril, i nostri storici concorsi artistici! Entro il mese di maggio 2025 chi vorrà cimentarsi nella produzione di opere ispirate alle atmosfere della Terra di Mezzo o alle sue fonti ispiratrici potrà inviarci i suoi lavori, mettendoli simbolicamente in gioco: precisiamo che in realtà non si tratta di una vera e propria “gara”, ma di un pretesto per collezionare tributi tramite i quali cogliere assieme altre sfumature delle grandi saghe che ci ispirano quotidianamente.

I concorsi saranno tre: uno riservato alla stesura di racconti brevi, che abbiano ambientazione mitologica o che si svolgano direttamente entro la cornice delle opere tolkieniane; uno per i brani musicali, originali e inediti, che rimandino alle atmosfere delle saghe; naturalmente non può mancare il concorso per le arti grafiche, in cui sfoggiare la propria abilità nel produrre illustrazioni rigorosamente a colori.

Prossimamente pubblicheremo i rispettivi bandi, con tutti i dettagli e le indicazioni per partecipare, la descrizione dei criteri di selezione e dei premi previsti. Vi possiamo preannunciare fin da subito che, per tutte e tre le categorie, varrà una regola comune: in nessun caso saranno accettati elaborati ricostruiti per mezzo dell’intelligenza artificiale.

Un invito a unirvi alla S.T.I.

Ultima, ma non certo meno importante, la comunicazione che riguarda la campagna di tesseramenti per il 2025 che dichiariamo ufficialmente già aperta. Entro breve comunicheremo tramite i consueti canali le modalità di iscrizione, la quota (tutto invariato rispetto allo scorso anno) e gli omaggi che recapiteremo ad ogni tesserato vecchio o nuovo (e qui invece le novità arriveranno).

In attesa di ulteriori contributi che permettano di rivivere le atmosfere di Hobbiton XXVIII anche “in differita”, invitiamo a visionare questo video introduttivo – a cui ne seguiranno altri, sui nostri vari canali: buona lettura e buona visione!

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Un week-end dedicato a Lo Hobbit

Il fine settimana del 21 e 22 settembre è davvero speciale per tutti coloro che amano i libri ambientati nella Terra di Mezzo.

Infatti, il 21 settembre ricorre l’anniversario della pubblicazione di The Hobbit, l’opera prima di John Ronald Reuel Tolkien, l’esordio editoriale che lo ha consacrato tra gli autori di narrativa più apprezzati di ogni tempo. Correva l’anno 1937 e i lettori entravano per la prima volta nella Terra di Mezzo, imparando a conoscere il singolare mezzuomo Bilbo Baggins, l’altrettanto eccentrico stregone Gandalf e la compagnia di Nani capitanata da Thorin Scudodiquercia: pagina dopo pagina, l’avventuroso percorso iniziato in una Contea idilliaca e pacifica per giungere sotto la Montagna, al cospetto del drago Smaug per recuperare il tesoro da questi usurpato, giungendo all’epilogo drammatico della Battaglia dei Cinque Eserciti finì (e finisce ancora oggi) per conquistare i cuori di lettrici e lettori di ogni età. Voleva essere un libro per ragazzi, invece diede il via a una saga letteraria che lascia ancora oggi un segno nella cultura di tutto il mondo. In Italia arrivò nel 1973, con la traduzione di Elena Jeronimidis Conte per i tipi di Adelphi. Nel 2012 Bompiani ne diede alle stampe una nuova traduzione di Caterina Ciuferri e Paolo Paron, abbellita dalle illustrazioni di Alan Lee.

Il 22 settembre invece fu il giorno scelto dall’American Tolkien Society nel 1978 per celebrare i compleanni di Bilbo e Frodo Baggins. Come riportato nelle Appendici,

“…in onore di Frodo il 30 Yavannië, che corrispondeva al 22 settembre, data del suo compleanno, fu proclamato giorno di festa; si risolse il problema degli anni bisestili raddoppiando questo giorno, chiamato Cormarë o Giorno dell’Anello”.

J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, Appendice D, Rusconi

Così il 22 settembre divenne occasione di festa col nome di Hobbit Day e la settimana in cui cade divenne, a sua volta, la Hobbit Week. Senonché il computo delle date dovrebbe tener conto della differenza di lunghezza dei mesi tra il Calendario della Contea e il gregoriano, cosa che collocherebbe l’effettiva data per il Giorno dell’Hobbit tra il 12 e il 14 settembre. Rimandiamo al testo dell’Appendice D i volenterosi che desiderassero verificare i conteggi personalmente e ci limitiamo a riportare quest’ultima annotazione, che segue la precedente:

“Non risulta che la gente della Contea commemorasse sia il 25 marzo che il 22 settembre; ma nel Decumano Ovest, specialmente nel territorio circostante il Colle di Hobbiville, divenne consueto divertirsi e ballare nel Prato della Festa il 6 aprile, tempo permettendo. Alcuni dicevano che era il compleanno del vecchio Sam Giardiniere, altri che era il giorno in cui per la prima volta, nel 1420, era fiorito l’Albero d’Oro, altri ancora che era il Capodanno Elfico. Nella Terra di Buck il Corno del Mark squillava al tramonto ogni 2 novembre, seguito da falò e da festeggiamenti”.

Ibid.
Locandina della mostra “Il viaggio di Bilbo”

Noi indiremo i nostri festeggiamenti a una settimana esatta di distanza, in occasione di Hobbiton XXVIII. Per l’occasione, che sarà ulteriormente impreziosita dalla presenza di un ospite di rilievo quale il chair della Tolkien Society Shaun Gunner, abbiamo dedicato un angolo particolarmente suggestivo a Lo Hobbit: a partire dall’inaugurazione della Festa e fino al 10 novembre si potrà ammirare una vasta e notevole collezione di opere, nella quale saranno in esposizione 56 disegni preliminari delle tavole de “Lo Hobbit” a fumetti del 1989 di D.T. Wenzel, accompagnati da 4 “prove d’artista” di grandi dimensioni nonché opere originali di artisti iconici dell’arte tolkieniana, come Alan Lee, Donato Giancola, i fratelli Hildebrandt, Ted Nasmith, Tim Kirk e Luis Bermejo oltre a due sculture di Anton Spazzapan. Completeranno la mostra i costumi di Veronica Veerena Stima, diverse traduzioni del fumetto, libri illustrati e una selezione di oggetti, tra cui spade, elmi e altri cimeli, per rendere questa originale presentazione del romanzo di Tolkien, ancora più coinvolgente e immersiva. Per saperne di più: https://hobbitonfolk.it/il-viaggio-di-bilbo/

Vi invitiamo comunque a non rimandare e a dare il via ai vostri festeggiamenti privati già in occasione dello Hobbit Day, a patto di avervi con noi per l’atto conclusivo della Hobbit Week a Pordenone!

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Hobbiton XXVIII: tutti i dettagli

Come preannunciato, l’edizione 2024 della nostra Festa A Lungo Attesa si svolgerà a Pordenone dal 27 al 29 settembre. Dopo un lungo lavoro di preparazione, abbiamo finalmente raccolto tutte le informazioni sullo svolgimento del nostro appuntamento più atteso: di seguito il riepilogo.

Il progetto

Lórien, di Marina Sussa

La nostra festa è uno dei tanti appuntamenti che abbiamo programmato sul territorio. Assieme al Circolo Culturale Eureka abbiamo organizzato un ciclo di eventi per tutto il biennio 2024/25 che culmineranno in una grande manifestazione in più giorni nel 2025, che si svolgerà tra Gorizia e Nova Gorica nell’anno in cui saranno Capitale europea della Cultura. Il percorso di avvicinamento all’evento principale del 2025, ovvero la grande Hobbiton goriziana, avrà luogo a Pordenone con la ventottesima Hobbiton, in cui si festeggeranno i nostri trent’anni; abbiamo però pensato di incoronare questo importante appuntamento coinvolgendo anche diversi luoghi Friuli Venezia Giulia con una serie di incontri. Per approfondire: https://hobbitonfolk.it/il-progetto/

Il programma

Proporremo una mostra inedita in Italia, due giorni di conferenze su temi legati a Tolkien, giochi di ruolo, stand, battaglie, cosplay e tanto altro tutto da scoprire, per soddisfare tutti i palati e trascorrere insieme una bella e grande festa.

Il tutto prenderà il via nel pomeriggio di venerdì 27 settembre: alle 18.00 nell’auditorium del PAFF! si terrà l’inaugurazione della mostra Il viaggio de Lo Hobbit con una breve conferenza di presentazione, seguita da una visita guidata alla mostra con la presenza di Davide Martini, curatore della mostra su David Thorne Wenzel, e Veronica “Veerena” Stima, che ha realizzato i costumi in mostra.

Hobbiville
Hobbiville

I due giorni successivi vedranno un incessante susseguirsi di attività che si svolgeranno tra la tensostruttura, i gazebo e le altre aree tematiche allestite nel Parco Galvani e l’auditorium del PAFF!: per tutti i dettagli di conferenze, laboratori, esibizioni, giochi e musica vi invitiamo a visitare regolarmente la pagina https://hobbitonfolk.it/programma-hobbitonxxviii/.

I protagonisti

Sarete voi: L’anima della festa è chi vi partecipa, noi siamo solo al vostro servizio!

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HOBBITON XXVIII e i nostri primi trent’anni

La nostra festa tornerà a breve e per quest’anno vogliamo che sia memorabile: infatti, oltre al nostro ritrovo periodico che potremo goderci dopo un anno di stallo, avremo con noi una serie di ospiti e amici coi quali celebrare il trentesimo anniversario dall’esordio della nostra amata associazione.

Per adesso prendete nota di luogo e data: nei prossimi giorni inizieremo a tambureggiare con le notizie relative al programma.

Pre-locandina Hobbiton XXVII
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Tolkien Reading Day 2024: Servizio e Sacrificio

Anche per quest’anno la Società Tolkieniana invita a partecipare alla lettura collettiva mondiale dei propri passi preferiti tratti dalle opere del Professore: giunge infatti il  Tolkien Reading Day, il giorno in cui si dedica un momento per leggere o rileggere brani che ci hanno particolarmente ispirati o colpiti.

Il tema scelto dalla Tolkien Society per le letture dell’appuntamento 2024 è Servizio e Sacrificio

Siamo a disposizione per dare supporto in tutti i modi in cui potremo a chiunque vorrà indire momenti di lettura. Vi invitiamo poi a dare notizia di come trascorrerete questa ricorrenza, condividendo le vostre foto o i vostri video o semplicemente annunciando quale passo avete scelto di leggere, in uno di questi canali:

Raccomandiamo, sui social network, di inserire l’hashtag #TolkienReadingDay per fare in modo che i vostri contributi entrino nel grande flusso mondiale di testimonianze in onore del Professore.

Come per l’anno scorso, anche per il tema scelto quest’anno si possono trovare spunti realmente in ogni pagina dei libri dedicati alla Terra di Mezzo (e non solo). Dalla missione di Sam e Frodo, emblema del servizio reso dedicando a essa la propria vita finanche al sacrificio estremo, ogni eroe o personaggio impegnato nella lotta per liberare il mondo dall’oscurità vi si offre anima e corpo. Ci sarebbero pagine e capitoli da leggere per ben più di un giorno solo!

Buon Giorno della Lettura Tolkieniana!

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Anno nuovo, stesso brindisi a Tolkien

Un altro anno è appena iniziato e noi, che da sempre raccomandiamo di mantenere vive le tradizioni più care anche abbracciando lo scorrere del tempo e le novità che ci dona, lo vogliamo iniziare con un appuntamento ricorrente che ci risulta sempre molto gradito, un vero e proprio rifugio in cui dedicare un momento di ricordo che ci distolga dai pensieri della vita di ogni giorno e ci accompagni nel nostro angolo di ricreazione dell’animo.

Pertanto anche nel 2024 d.C., il 3 gennaio, accogliamo l’invito della Tolkien Society a partecipare alla tradizione dell’annuale Tolkien Birthday Toast, con il quale riserviamo un pensiero a J. R. R. Tolkien nel giorno che fu il suo compleanno durante la vita terrena. Come ormai saprete benissimo, il Professore nacque il 3 gennaio 1892, dunque quest’anno ricorre il 132° anniversario del lietissimo evento.

Il “cerimoniale” del Toast è ben noto e, di anno in anno, resta sempre lo stesso. A beneficio di chi si accostasse per la prima volta a questa piacevole usanza, tuttavia, ci premuriamo di riassumerne i punti salienti. Le “regole” da seguire sono davvero poche e semplici:

  1. Alle 21:00 ora locale del 3 gennaio, ci si alza in piedi:
  2. si leva un calice (o bicchiere, o qualsivoglia recipiente per bere!) della propria bevanda preferita, a scelta: non è necessario che sia alcolica;
  3. si pronuncia la formula “Al Professore”! Per chi vuol seguire pari pari la dicitura inglese The Professor! si può optare per il letterale “Il professore!”;
  4. si beve un sorso della propria libagione, dedicandolo a Tolkien;
  5. Ci si siede nuovamente, o comunque si riprende a godersi il ​​resto della bevuta, magari condividendo i propri pensieri sulla magia delle opere tolkieniane – può essere anche un’ottima occasione per (ri)leggere qualche pagina delle proprie predilette.

Se vorrete inviare un’istantanea fotografica dei momenti prima, durante e dopo il brindisi sui nostri o sui vostri canali social, raccomandiamo di adoperare l’hashtag #TolkienBirthdayToast, in modo da rendere ancora più ampia la partecipazione a questo bel momento collettivo. Noi vi aspettiamo e, in attesa dei prossimi appuntamenti sul territorio (ci stiamo già lavorando! Appena possibile vi aggiorneremo), vi invitiamo a unirvi a noi e a iniziare da subito a conoscerci, approfittando anche della nostra rivista soci con la quale essere sempre informati sulle iniziative con cui proponiamo di vivere assieme gli immortali temi trattati nelle opere del nostro amato Professore.

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La mostra di Roma vista da noi

Finalmente, l’avverbio che per primo si impone una volta terminata di visitare la mostra intitolata: “Tolkien. Uomo, professore, autore”.

Finalmente una mostra che ha una risonanza nazionale ed istituzionale ai più alti livelli dopo che, per decenni, le sue opere sono state in varie occasioni sottovalutate, da alcuni anche mal considerate quando non addirittura boicottate. Sperando che questa mostra segni uno spartiacque tra un prima nebuloso ed un dopo splendente come una nuova alba, non si può fare a meno di rallegrarsi e gioire come Hobbit ad una festa di compleanno.

Il materiale selezionato, naturalmente una piccola parte nel tutto tokieniano, risulta interessante e inedito per molti aspetti. 

Una menzione particolare per un baule da viaggio con inciso “M. Tolkien”, con il quale Mabel, la madre di Tolkien, fece andata e ritorno dal Sudafrica. In un’epoca, siamo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, nella quale i viaggi avevano ancora alte percentuali di incognite e scomodità.

Detto questo, passiamo ad una piccola panoramica di cosa ci aspetta una volta varcata la soglia.

La mostra è situata in un’ala della Galleria Nazionale e gli spazi dedicati sono stati riempiti con criterio.

All’entrata un pannello informa su chi fosse l’autore e su alcuni aspetti della sua vita. Suggestive le foto di famiglia, un bianco e nero che svela ai nostri occhi un mondo lontanissimo, remoto, caratterizzato dai lunghi baffoni degli uomini e dagli ingombranti abiti delle donne. Lettere intervallate da una successione di libri, edizioni di quell’epoca, che Tolkien lesse e annotò con cura. 

Tra le lettere scambiate con gli amici, ne ricordiamo una del T.C.B.S. che tanta importanza rivestì nella formazione del ragazzo, poi uomo, John Ronald Reuel. Si aggiungano, sempre nel contesto epistolare, quelle con le varie case editrici. Dalla prima che lo pubblicò, la “Allen & Unwin” che comprende la critica positiva del figlio dell’editore all’epoca decenne a, purtroppo, quelle italiane che non lo capirono o sottovalutarono. Spicca soprattutto Elio Vittorini, direttore della collana “La Medusa” di Mondadori a partire dal 1960 che, dopo aver bocciato il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, stroncò Tolkien anche per un malcelato pregiudizio ideologico, come si evince dal suo appunto in mostra.

Proseguendo ci affacciamo in una saletta dove viene proiettato un emozionante filmato nel quale Tolkien descrive l’attimo che lo portò a scarabocchiare sulla pagina bianca del compito di un alunno: “In una tana sottoterra viveva un hobbit”. Chi ha letto il libro comprende come dietro quella piccola frase ci fosse un mondo che attendeva, da chissà quanto, di poter essere svelato.

Il video prosegue, sempre con la voce di Tolkien, con la negazione dell’allegoria nella sua opera e sul racconto di come a lui fosse sempre piaciuto inventare lingue. 

A cornice, nel resto della sala, un numero di opere, disegni, schizzi, quadri di vari autori e differenti segni che solo il gusto personale di ognuno potrà annoverarne alcune tra le preferite e altre non.

Non potevano mancare due mappe di una collezione privata riguardanti una l’intera Terra di Mezzo e l’altra Lo Hobbit in una versione che non avevo ancora visto.

Nella sala adibita a riepilogo degli innumerevoli frutti maturati dai libri, la grande parete con i poster dei film e degli attori mentre, nella parete accanto, la bacheca con i dischi in vinile tra i quali la colonna sonora del film di Bakshi e altri LP di alcuni complessi, come i Led Zeppelin, che furono ispirati dalla Terra di Mezzo. A certificarne l’ampia diffusione persino l’LP di una lettura con la voce di Mr Spock – Leonard Nimoy.

Nella stessa sala tre diorami e, per citare il più suggestivo, quello con Gandalf, a Moria, sopra il ponte mentre sbarra il passo al Balrog con la lava rossa e gialla che scorre sotto. Forse avrebbe dovuto avere una luce più soffusa per renderlo più coinvolgente.

Accanto il flipper a tema con l’ambientazione del film di Peter Jackson. Naturalmente una divertente partita è d’obbligo. 

A completare la sensazione di essere diventati parte della Terra di Mezzo, sette riproduzioni a grandezza naturale dei costumi di scena della trilogia cinematografica di Peter Jackson sembrano accompagnare la visita. Tre di essi, Éowyn, Faramir e Théoden, sono collocati proprio accanto al video che trasmette i film a getto continuo: in un angolo, Gandalf sembra vegliare alle spalle di Sam e Frodo; accanto alle bacheche, Galadriel rievoca la scena di “Un viaggio inaspettato” in cui sembra svettare contro il cielo di Imladris. Chi ci segue da qualche tempo avrà senz’altro notato il tocco creativo della nostra socia Veronica “Veerena” Stima, sempre generosamente disponibile nell’abbellire i nostri eventi con le sue creazioni: poterle ammirare anche in questa cornice è davvero un’emozione particolare.

Come non soffermarsi poi di fronte al grande pannello che elenca le lingue della Terra di Mezzo, un elenco di popoli; Elfi, Uomini, Nani… e non mancano quelli schierati con l’Oscuro Signore. Il mosaico di lingue e reami composto da Tolkien è maestoso quanto la sua opera. Peccato solo che il tabellone riporti alcuni collegamenti che non corrispondono a quelli presenti nello schema originale – lo sappiamo perché anche questo contributo viene da un nostro socio e consigliere!

Nella sala centrale, il pezzo forte sono le molte e varie edizioni pubblicate nel mondo. Alcune riconoscibilissime quali inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese mentre altre, che possono variare dallo slavo, alle lingue nordiche e asiatiche, purtroppo senza una didascalia informativa restano difficili se non impossibili da decifrare. In un azzardo mi sentirei di ipotizzare, non affermare, di aver visto una edizione cambogiana. O era nepalese?

Edizioni di tutti i tipi, dalle copertine sobrie e sgargianti con illustrazioni diversissime tra loro a seconda della nazione di riferimento.

Davvero imponenti le teche che racchiudono questo tesoro editoriale e che occupano tre pareti e, sopra la centrale, vengono proiettati dapprima un gigantesco ed inquietante disegno del Re stregone che all’improvviso scompare per lasciar posto a Saruman con accanto un Uruk-hai. 

Al centro di questa sala una struttura a quattro pilastri con ai lati dei tavoli e, su uno di loro, l’edizione americana del 1938 con la copertina azzurra che incornicia un disegno di Tolkien. All’interno della struttura, una mappa digitale della Terra di Mezzo con impressa la data del 3019 e l’apparire cronologico delle tappe del viaggio di Frodo.

Non resta che salire le scale per il piano superiore, dove ammiriamo altre lettere, quadri e la proiezione di un disegno raffigurante Faramir ed i suoi che catturano Frodo e Sam.

Di particolare interesse, nella parete accanto al corridoio che porta alla sala opposta, i pannelli con le frasi di ammirazione, considerazione, riconoscimento a Tolkien da parte di vari personaggi: Stephen King, l’ex presidente Barack Obama e di Ringo Starr che si rammarica nel non esser riuscito, con gli altri Beatles, a comprare i diritti cinematografici dell’opera. Per inciso, lui avrebbe voluto interpretare Sam.

Ma quelle che rendono più onore e stima sono pronunciate da Isaac Asimov, vale la pena leggerle ed assaporarle.

Sempre al piano superiore il resoconto di Tolkien dei suoi viaggi in Italia, soprattutto le tappe di Venezia ed Assisi, dei quali non anticipo nulla se non le benevole, ammirate e sentite parole rivolte verso questi luoghi e il rammarico di Tolkien nel non saper parlare la nostra lingua.

Una mostra da vedere e centellinare con la calma non di un Ent ma di uno Sveltolampo e, consiglio spassionato, assolutamente da rivedere in un giorno successivo a quello dell’inaugurazione, in modo da non farsi distrarre dalla gioiosa confusione di tanti, troppi Hobbit.

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2 settembre 1973 – 2 settembre 2023: saluto al Professore

Note biografiche

Cinquant’anni fa il mondo salutava John Ronald Reuel Tolkien.

In questi cinquant’anni, in particolare negli ultimi trenta, moltissimo si è scritto sulla sua figura e sulla sua produzione letteraria: nel nostro piccolo, da quando ci siamo costituiti, abbiamo indetto un numero imprecisato di momenti di commento, approfondimento, divulgazione e divertimento partendo dall’inestimabile corpus letterario che ha lasciato in dono al mondo intero.

Non sarà dunque necessario, proprio oggi, aggiungere altro. Per chi ancora non lo avesse fatto, naturalmente suggeriamo di dare una scorsa alla sua biografia (qui) e a un estratto della sua bibliografia italiana (qui): ma oggi riteniamo che il modo più emozionante di celebrare questa ricorrenza è di parlarne assieme. Lasciateci dunque un’impressione, una suggestione, un vostro pensiero sui nostri canali social (naturalmente, per chi vi è iscritto):

Saremo lieti di collezionare i vostri pareri e di interagire con voi, come sempre, in attesa di rivederci nei prossimi appuntamenti sul territorio!

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Tolkien Reading Day 2023: Viaggio e Avventura

Anche per quest’anno la Società Tolkieniana promuove il Tolkien Reading Day, nel giorno in cui si dedica un momento per leggere o rileggere il proprio passo preferito delle opere del Professore.

Il tema scelto dalla Tolkien Society per il 2023 è Viaggio e Avventura

Siamo a disposizione per dare supporto in tutti i modi in cui potremo a chiunque vorrà indire momenti di lettura, nei modi che l’attuale situazione ci permette. Vi invitiamo poi a dare notizia di come trascorrerete questa ricorrenza, condividendo le vostre foto o i vostri video o semplicemente annunciando quale passo avete scelto di leggere, in uno di questi canali:

Raccomandiamo, sui social network, di inserire l’hashtag #TolkienReadingDay per fare in modo che i vostri contributi entrino nel grande flusso mondiale di testimonianze in onore del Professore.

Dal momento che le principali opere tolkieniane sono letteralmente basate su viaggi avventurosi, la scelta (come con il tema dello scorso anno) è davvero amplissima: dagli Hobbit che loro malgrado attraversano la Terra di Mezzo in una missione determinante per la salvezza del mondo, agli Elfi che fin dai primi tempi della loro comparsa in Arda spostano intere stirpi da un continente all’altro e attraverso il Mare, agli Uomini con le loro migrazioni alla ricerca di terre sicure dalle minacce dell’Oscurità, all’epopea dei Nani costretti ad affrontare durissime prove per recuperare le loro dimore e i loro averi.

Noi onoreremo questa ricorrenza in un momento di letture e commenti presso la biblioteca comunale sita in via IV Novembre 1 a Tavazzano con Villavesco, comune in provincia di Lodi (LO), dove Gianluca Comastri sarà presente come nostra rappresentanza e per raccogliere tutte le testimonianze e i contributi di chi ci farà dono della sua compagnia in questo appuntamento collettivo.

Per qualsiasi richiesta di supporto per organizzare la vostra lettura non esitate a contattarci all’indirizzo silmaril@tolkien.it

Buon giorno di letture tolkieniane a tutti!

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Un nuovo anno insieme, con Tolkien

Come ad ogni inizio del nuovo anno, per chi ama Tolkien e le sue opere si profila il tradizionale appuntamento in cui unirsi simbolicamente (e, anche grazie ai social, in tutto il mondo!) in onore di un uomo e autore, al quale rinnoviamo tutta la nostra gratitudine per averci elargito un dono inestimabile come la Terra di Mezzo – oltre a tutta la sua prodigiosa produzione letteraria.

Pertanto anche quest’anno, il 3 gennaio, accogliamo l’invito della Tolkien Society a partecipare alla tradizione dell’annuale Tolkien Birthday Toast, ricordando il compleanno di J. R. R. Tolkien. Il lietissimo evento è datato 3 gennaio 1892, dunque quest’anno ne ricorre il 131° anniversario: un numero specialissimo, che tutti gli appassionati riconosceranno come l’età di Bilbo Baggins allorché si imbarcò ai Porti Grigi per il suo ultimo, straordinario viaggio verso le Terre Immortali.

Il “cerimoniale” del Toast ormai non dovrebbe più riservare sorprese: a beneficio di chi si accostasse per la prima volta a questa piacevole usanza, tuttavia, ci premuriamo di riassumerne i punti salienti. Le “regole” da seguire sono davvero poche e semplici:

  1. Alle 21:00 ora locale del 3 gennaio, ci si alza in piedi:
  2. si leva un calice (o bicchiere, o qualsivoglia recipiente per bere!) della propria bevanda preferita, a scelta: non è necessario che sia alcolica;
  3. si pronuncia la formula “Al Professore”! Per chi vuol seguire pari pari la dicitura inglese The Professor! si può optare per il letterale “Il professore!”;
  4. si beve un sorso della propria libagione, dedicandolo a Tolkien;
  5. Ci si siede nuovamente, o comunque si riprende a godersi il ​​resto della bevuta, magari condividendo i propri pensieri sulla magia delle opere tolkieniane – può essere anche un’ottima occasione per (ri)leggere qualche pagina delle proprie predilette.

Se vorrete inviare un’istantanea fotografica dei momenti prima, durante e dopo il brindisi sui nostri o sui vostri canali social, raccomandiamo di adoperare l’hashtag #TolkienBirthdayToast, in modo da rendere ancora più ampia la partecipazione a questo bel momento collettivo. Noi vi aspettiamo e, in attesa dei prossimi appuntamenti sul territorio (ci stiamo già lavorando! Appena possibile vi aggiorneremo), vi invitiamo a unirvi a noi e a iniziare da subito a conoscerci, approfittando anche della nostra rivista soci con la quale essere sempre informati sulle iniziative con cui proponiamo di vivere assieme gli immortali temi trattati nelle opere del nostro amato Professore.